Ieri si è celebrata la 30° Giornata Internazionale delle persone anziane, un’occasione per ricordare quanto sia importante il coinvolgimento attivo di questa porzione di società che ha molto da dire e da insegnare.
Il 1 ottobre si è celebrata la Giornata Internazionale delle persone anziane, che quest’anno ha compiuto 30 anni dalla sua istituzione. A deliberarla nel 1990 fu l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di «porre all’attenzione degli Stati e delle pubbliche opinioni il tema dell’invecchiamento della popolazione, con le necessità di assistenza e di cura che esso porta con sé, ma anche con tutte le potenzialità che le generazioni più mature possono esprimere in favore della comunità», come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
E’ ormai ampiamente dimostrato che apprendimento continuo e partecipazione attiva nella vita sociale delle comunità siano due elementi fondamentali per il benessere psico-fisico delle persone anziane.
Eppure rispetto al coinvolgimento proattivo dei cittadini senior c’è tanto ancora da fare: sono ancora poche, infatti, le persone anziane che fanno sentire la propria voce.
Dal 2002 Lunaria promuove il volontariato anche con persone anziane proprio per favorire esperienze di scambio e costruire percorsi di cittadinanza attiva adatti a tutte le età.
«La composizione della popolazione mondiale sta cambiando velocemente. L’innalzamento dell’età media e il prolungamento della vita sono trasformazioni sociali tra le più significative a livello globale – scrive ancora il Presidente Mattarella, nella dichiarazione rilasciata per la Giornata Internazionale delle persone anziane – la grande sfida contro la fame e la povertà passa dalla capacità di affrontare la questione demografica con senso di umanità e spirito di cooperazione. La qualità del nostro stesso modello di comunità e di sviluppo dipende anche da come sapremo garantire i diritti e i servizi ai cittadini di età più avanzata e da come sapremo integrarli nei processi sociali, incalzati da mutamenti molto veloci ma sempre bisognosi di dialogo e di solidarietà».
E’ nella costruzione di questo modello di comunità che accolga tutti e tutte, indipendentemente dall’età, che si inserisce Talenti (in)Visibili – Incoraggiare e riconoscere i talenti delle persone 80+, il progetto sostenuto dall’Unione Europea, tramite il programma Erasmus+, durato due anni e appena concluso, e di cui Lunaria è stata partner dall’Italia, insieme agli austriaci di Queraum. cultural and social research , ai tedeschi di ISIS Sozialforschung – Sozialplanung – Politikberatung, ai lituani di Vytautas Magnus University e agli olandesi di Stichting Bij de Tijd.
Il progetto ha avuto l’obiettivo di sostenere tutti coloro che sono impegnati a fornire servizi sanitari e sociali a persone anziane e molto anziane, attraverso lo sviluppo di azioni concrete per incoraggiare la partecipazione degli anziani e promuoverne i “talenti invisibili”, cioè di contribuire in modo significativo – con i propri interessi, esperienze e talenti – alla crescita della propria comunità.
Questa esperienza ha portato alla creazione di materiale utile a spiegare, replicare ed implementare il progetto, di uno strumento di autovalutazione online e di un Toolbox, contenente le metodologie di intervento per favorire l’auto-riflessione da parte sia di organizzazioni che di singole persone anziane motivate a impegnarsi per la visibilità dei talenti.
Sul sito di progetto sono disponibili tutti gli outcomes in multilingua, elaborati grazie alla collaborazione delle organizzazioni dei cinque Paesi e dalla rete europea AGE Platform Europe, che ne ha sostenuto la realizzazione.
Per conoscere il lavoro che Lunaria svolge sul fronte Educazione degli adulti e volontariato senior, visita la nostra sezione.