Uno dei temi “caldi” per giovani, è la sostenibilità, sia qualla declinata negli aspetti ambientali che sociali. Le manifestazioni, i flash mob e l’attenzione alla crisi climatica e alle ingiustizie globali sono un campanello di allarme. La ricerca sul campo, che ha visto decine di ragazzi e operatori dirci la loro su cosa avrebbero voluto fare nelle attività dei loro centri di aggregazione, ha confermato questo interesse.
Grazie ai laboratori di PRISM è stato possibile condividere con i giovani utenti dei centri di aggregazione della rete romana, i contenuti, la realizzabilità e le sfide posta dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e riflettere insieme sull’impronta ecologica che lasciamo quotidianamente sul pianeta.
Laboratorio su sostenibilità e consumi
L’attività è stata svolta sia nei centri BiTT e il Muretto, che a Pontedincontro. Dopo un momento di condivisione teorica, avvenuto tramite un quiz e un cruciverba sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, i ragazzi sono stati divisi in due gruppi. A ciascun gruppo è stato dato loro un mazzo contenente 40 carte che rappresentano diversi oggetti e concetti della vita di tutti i giorni. In un primo round è stato chiesto loro di dividere il mazzo in due gruppi: bisogni primari e desideri. Successivamente, è stato chiesto loro di mescolare di nuovo il mazzo e dividerlo in oggetti che generano o non generano rifiuti non riciclabili, arrivando alla conclusione che molti dei nostri desideri, quindi bisogni non primari, generano rifiuti dannosi per l’ambiente e aumentano la nostra impronta ecologica. Molti degli utenti hanno dimostrato essere informati sulla tematica, proponendo diverse soluzioni al problema del sovrasfruttamento delle risorse.
Il progetto “PRISM – percorsi in rete tra il quartiere e il mondo” è finanziato dalla Regione Lazio con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (accordi di programma quadro 2020 e 2021 in attuazione degli articoli 72 e 73 del d.lgs. n. 117/2017).