Avevamo chiesto alla RAI di dire basta al blackface, inseguito ad una puntata di un noto format, andata in onda qualche tempo prima. Dopo mesi di attesa è giunta la risposta da parte dei direttori di Rai1 e di Rai per il Sociale.
Insieme a Italiani Senza Cittadinanza, Cospe, Arci e Il Razzismo è una brutta storia a Gennaio avevamo inviato una lettera alla RAI invitandola ad abbandonare il ricorso alla pratica del BlackFace in tutte le trasmissioni televisive di intrattenimento diffuse sul servizio pubblico (leggi qui la lettera che avevamo inviato). Pubblichiamo di seguito la nostra ultima nota di risposta inviata alla Rai.
“Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto, diciamo subito che assumiamo l’impegno – per quanto è in nostro potere – ad evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai. Ci faremo anzi portavoce delle vostre istanze presso il vertice aziendale e presso le direzioni che svolgono un ruolo nodale di coordinamento perché le vostre osservazioni sulla pratica del Blackface diventino consapevolezza diffusa.”
Arci, Cospe, Italianisenzacittadinanza, Lunaria e Razzismo brutta storia mostrano apprezzamento per le parole espresse dai direttori di Rai 1 Stefano Coletta e di Rai per il Sociale Giovanni Parapini in una lettera di risposta all’invito ad abbandonare il ricorso alla pratica del Blackface in tutte le trasmissioni di intrattenimento, diffuse dal servizio televisivo pubblico.
Le associazioni si erano mosse a inizio anno a seguito della ricomparsa di questa pratica discriminatoria e stigmatizzante nel corso della puntata di Tale&Quale Show, del 20 novembre 2020, dove era stata proposta l’imitazione del cantante rapper italiano di origini tunisine Ghali in cui era apparsa evidente la scelta di scurire il volto e di accentuare altri tratti del viso e dei capelli, allo scopo di sottolineare il colore della pelle del cantante.
“Le diverse prese di posizione di persone afro-discendenti e non, in Italia e in altri paesi, e di organizzazioni di vari orientamenti culturali contro l’utilizzo del “blackface” da parte del mondo dello spettacolo costituiscono, a nostro modo di vedere, una motivazione valida e sufficiente per cessare di riproporla ancora ai giorni nostri” avevano scritto in una lettera le associazioni.
Oggi auspichiamo che la sensibilità mostrata dalla Rai nella sua risposta faciliti la definitiva scomparsa del Blackface dalla televisione pubblica.