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Il progetto
HURRICANE, Human Rights’ awareness Raising by Improving Creative Actions and Non formal Education, è un progetto pilota multi-azione finanziato dal programma ERASMUS+, e composto da un corso di formazione, una visita preparatoria e due scambi giovanili. Il progetto ha come obiettivo quello di condividere approcci partecipativi e metodologie artistiche per sensibilizzare gruppi di giovani sulle questioni che ruotano attorno ai diritti umani.
Per avere maggiori informazioni, scarica la project description.
Il Training Course
Nella bucolica cornice della Casa – Laboratorio “Il Cerquosino” a Morrano, Orvieto (TR), si è svolta la prima azione del progetto, dal 10 al 16 Ottobre 2019. Più di 20 partecipanti, provenienti da Italia, Portogallo, Serbia, Grecia, Ungheria, Turchia e Romania, hanno avuto la possibilità di vivere e lavorare insieme per una settimana, contribuendo attivamente allo svolgimento di questo progetto.
In una prima fase, più teorica e introduttiva, il tema dei diritti umani è stato ampiamente approfondito, anche da un punto di vista storico, per poter creare una conoscenza condivisa più consapevole. Alla riflessione sui diritti umani in generale, ha fatto seguito una fase di autoanalisi da parte dei partecipanti che hanno valutato i propri comportamenti rispetto a questi diritti. Questo ha permesso anche di elaborare un quadro della situazione nei vari Paesi coinvolti.

Grazie all’utilizzo di tecniche teatrali, i partecipanti hanno avuto modo di divenire sempre più consapevoli sulla tematica e, nella parte dedicata al Training in Action, è stato possibile mettere in pratica le conoscenze acquisite durante questa azione.
Per esempio, nel pomeriggio del terzo giorno i partecipanti hanno avuto modo di trasformarsi in attori: in un clima protetto e intimo tutti hanno potuto riflettere su episodi di violazione dei diritti a cui hanno assistito, mettendoli in atto attraverso performance teatrali in piccoli gruppi. La condivisione collettiva ha permesso, in questo modo, di analizzare i sentimenti di isolamento ed impotenza provati spesso durante queste esperienze, consentendo ai partecipanti di sentirsi meno soli di fronte a queste emozioni.
La creazione di workshop pratici ideati sul campo, ha inoltre permesso ai partecipanti di testare la validità delle loro proposte, facendo emergere i punti di forza del proprio lavoro.
La struttura ospitante, un casale ecologico gestito dall’Associazione Artemide, ha non solo contribuito alla creazione di un ambiente armonico e disteso, ma anche favorito un’importante riflessione sulle tematiche ambientali e sulla loro influenza nel quotidiano di ogni partecipante.

Il prodotto più pratico del training course è stato un Toolkit, che contiene tutte le attività proposte dai partecipanti/facilitatori, insieme ai relativi feedback ottenuti da parte del gruppo.
La visita preparatoria (APV)
La visita preparatoria agli scambi giovanili, si è tenuta dal 29 al 30 Gennaio 2020 presso la Tenuta Sant’Antonio di Poggio Mirteto. Questi due giorni di attività hanno permesso ai futuri group leader di riunirsi per organizzare i programmi da svolgere durante gli scambi futuri. Il contributo di ogni partecipante, proveniente dai paesi europei coinvolti, è stato fondamentale per la creazione di un gruppo di lavoro coeso e dinamico. Questo contesto è stato, anche, occasione di scambi e riflessioni sulle aspettative e i timori dei volontari. Infine, è stato effettuato un controllo logistico per valutare la struttura, le sue caratteristiche e potenzialità.

Virtual Youth Exchanges
Le ultime due azioni del progetto prevedevano gli scambi giovanili, in cui i partecipanti europei avrebbero testato diverse attività di educazione non formale, in un’atmosfera interculturale e orizzontale. Ad un anno di distanza dallo scoppio della pandemia abbiamo deciso di trasformare i due scambi che solitamente realizziamo in presenza ed in maniera residenziale, in scambi giovanili online, sacrificando il contatto fisico, ma mantenendo lo scopo per cui nascono gli scambi interculturali e adattandone le numerose attività.
Sono stati così organizzati i due scambi giovanili virtuali, con l’obiettivo di favorire lo scambio e l’intercultura tra giovani di tutta Europa e avviare un processo di sensibilizzazione sui diritti umani e sulla cittadinanza attiva. I due scambi si sono tenuti rispettivamente dal 4 al 13 Giugno e dal 1 al 10 Luglio 2021 ed hanno coinvolto giovani provenienti da Italia, Portogallo, Ungheria, Grecia, Romania, Turchia e Serbia.
Durante queste virtual mobility, è stato possibile sperimentare le metodologie dell’educazione non formale in digitale, attraverso l’utilizzo di diverse piattaforme di condivisione plenaria. Per i facilitatori è stato estremamente interessante il processo di conversione delle attività canoniche, che di solito si svolgono in presenza, nella cornice digitale. Un esempio è stata l’attività One step forward, utilizzata di solito per trattare i temi della discriminazione, dell’ equità e del privilegio.
Durante gli scambi, sono state studiate diverse formule per presentarla online, con risultati più che soddisfacenti per i partecipanti. Verso la fine dei due scambi, i partecipanti hanno avuto modo di creare, grazie ai workshop Human Rights in Action-HRiA, dei contenuti social per sensibilizzare altri pari sui temi che ruotano attorno ai diritti umani. La scelta di portare questi temi nei social media è dovuta all’analisi della situazione degli ultimi mesi, dove i social network sono di fatto diventati la nuova “strada” e dove gran parte dell’attivismo trova il suo spazio. È stato quindi chiesto ai partecipanti di trattare un tema che non era stato esaminato a fondo durante lo scambio, e di presentarlo alla platea social attraverso una infografica, un video in formato Reel o Tiktok, o un breve articolo.

Tutti i partecipanti sono stati più che contenti di aver avuto un’esperienza del genere, specie in questo periodo di ridotta mobilità, dove è estremamente difficile incontrare persone provenienti da paesi diversi. La speranza è quella di potersi incontrare a breve tutti e tutte dal vivo!
Ecco i risultati dei due scambi virtuali, ottenuti dalla collaborazione di tutti e tutte le partecipanti durante lo Human Rights in Action