La Pace non è scontata, dobbiamo costruirla giorno per giorno a partire da noi stessi e da ciò che abbiamo intorno, per poter creare il terreno fertile affinché cresca e possa propagarsi, proprio come il seme che cresce e produce altri semi che vengono trasportati dal vento. Il progetto EIRENE, che ruota intorno al tema della costruzione della Pace e la gestione dei conflitti, rappresenta proprio uno di quei semi portati lontano, in tutta Europa.
Il progetto
EIRENE – Peace-building and conflict Management through Non formal Education è un progetto multi-azione finanziato dal programma Erasmus+ che ha come obiettivo quello di sviluppare conoscenze, metodi e strumenti innovativi per affrontare con i giovani il tema della pace, le strade per costruirla e la gestione dei conflitti. L’approccio educativo del progetto è incentrato sulla metodologia dell’educazione non formale (NFE), alla cui base vi è il principio del “learning by doing”, ovvero l’imparare facendo, il quale si traduce, in termini pratici, in un continuo scambio orizzontale di conoscenze tra i partecipanti e il loro coinvolgimento attivo durante tutto il processo di apprendimento.
Questi gli aspetti educativi fondamentali del progetto, i quali permettono di creare un ambiente flessibile per la condivisione delle conoscenze , lo sviluppo di competenze personali e assicurano un percorso educativo coerente.
Per avere maggiori informazioni sul progetto, leggi la project description
Il Training Course
Il primo passo del progetto si è tenuto in presenza dal 5 all’11 Luglio 2022, presso lo stabile dell’associazione “La Buona Terra” a Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, per il Corso di Formazione dedicato a trainers, youth workers, educatori e attivisti interessati ai temi del progetto. Sono stati in totale 20 i partecipanti di età compresa tra i 18 e i 37 anni, arrivati dalla Francia, Ungheria, Turchia, Croazia, Lituania, Lettonia e Italia, i quali si sono incontrati per discutere e riflettere sul tema della pace nel contesto attuale e sul da farsi per costruirla.
Il training course è stato utile ai partecipanti per migliorare le loro conoscenze, competenze e attitudini verso la prevenzione dei conflitti, qualora essi sopraggiungano, e su come risolverli pacificamente, creando un terreno e le condizioni favorevoli per una risoluzione pacifica.
Durante il training i partecipanti, insieme ai facilitatori, hanno potuto condividere le proprie conoscenze sul tema della violenza, della gestione dei conflitti e della costruzione della pace, attraverso metodi e approcci che gli stessi partecipanti avrebbero poi potuto replicare per continuare a sensibilizzare i giovani delle proprie comunità.
Un elemento che ha arricchito il corso è stato l’utilizzo del teatro come strumento alla base di molte attività, il quale ha permesso al gruppo di iniziare a comprendere le proprie emozioni, le situazioni di conflitto e, di conseguenza, come imparare a reagire, mettendo fine anche alle situazioni di conflitto quotidiane.
L’ultimo step della formazione ha visto i partecipanti creare a loro volta molteplici attività originali su vari temi, legati al tema principale, quali la pace interiore o i conflitti sociali.
Solene ha iniziato da qualche mese il suo anno di Servizio Civile con Lunaria ed è stata subito coinvolta nelle varie attività internazionali dell’associazione, tra cui proprio il Training Course del progetto EIRENE, per il quale ci ha lasciato una breve testimonianza della sua esperienza.
“Abbiamo iniziato la formazione con il tentativo di definire cosa fosse la pace, ma ci siamo resə conto che avremmo dovuto prima di tutto definire il suo opposto, ovvero “il conflitto”. Molte domande sono subito sorte spontanee: quando inizia un conflitto? Nel primo momento in cui due parti non condividono la stessa idea? O dipende dalla tolleranza di ciascuna parte? Un conflitto inizia solo quando c’è violenza? Avremmo potuto rimanere lì anche quindici giorni, tre mesi o un anno, ma credo che non saremmo riuscitə comunque a trovare una definizione esatta di conflitto e di pace, che soddisfacesse tutte le persone presenti nel nostro gruppo, il quale era composto da una ventina di cittadinə europeə.
Abbiamo imparato che esistono diversi tipi di conflitti: conflitti intrapersonali, conflitti interpersonali, conflitti intra-sociali e conflitti inter-sociali. Il primo passo verso la pace e per costruirla è essere in pace con sé stessi, quindi non avere conflitti intrapersonali per poter intervenire sui conflitti che coinvolgono altre persone. Durante le attività teatrali, ci siamo trovati di fronte a scene di conflitto e abbiamo notato che cambiando l’atteggiamento o il discorso di una persona, possiamo trasformare il conflitto in una situazione di dialogo e di risoluzione del conflitto. La comunicazione non violenta è uno strumento potente per disinnescare i conflitti. Saper esprimere un fatto, i propri sentimenti e i propri bisogni non è purtroppo qualcosa di innato, eppure cambierebbe molte cose…”
Anche Mia ha partecipato al training come partecipante straniera, di seguito il commento che ci ha inviato sulla sua esperienza in Italia:
“This was my first experience with training of this type, and the experience was wonderful! One big BRAVO and THANK YOU to the chefs for a dish that was delicious even for us non-vegans and non-vegetarians.
Along with many theater workshops and informal learning methods, thanks to the genius trainers who held us like a drop of water in their hand in the paradise called La Buona Terra, I gained a lot of knowledge about other cultures and met wonderful friends. The sound of crickets and the hypnotizing view of the lake down there perfectly suited the theme of peace building. One of the most important things I’ve learned is to appreciate someone’s point of view, because there is no most correct picture of reality.“
La Visita Preparatoria Online
La Visita Preparatoria si è svolta in modalità online il 9 e il 10 agosto 2022 ed ha visto la partecipazione di alcuni tra i giovani che avevano precedentemente partecipato al Corso di Formazione. I partecipanti coinvolti, con il ruolo di Group leaders, si sono incontrati per organizzare la successiva attività del progetto: gli Scambi Giovanili. Nello specifico hanno condiviso informazioni sul profilo dei partecipanti e le informazioni logistiche necessarie per prepararsi all’esperienza. È stata un’occasione per proseguire il percorso di apprendimento all’interno del progetto e sperimentarsi nell’organizzazione di un evento interculturale rivolto a ragazzi e ragazze provenienti da diversi paesi europei. I Group Leaders hanno inoltre avuto modo di condividere le loro aspettative e paure rispetto all’esperienza che li aspettava e di capire insieme come ognuno avrebbe voluto e potuto contribuire. L’incontro ha infine permesso di iniziare a creare un clima armonico nel gruppo di lavoro.
Gli Scambi Giovanili
Dal 5 al 13 ottobre 2022 e dal 5 al 13 novembre 2022 si sono tenuti i due scambi giovanili previsti dal progetto, che hanno visto coinvolti ragazzi e ragazze provenienti da Ungheria, Lituania, Lettonia, Turchia, Francia, Croazia e Italia.
Gli scambi hanno avuto come obiettivo principale la promozione della pace e del conflitto costruttivo attraverso un programma di attività di Educazione Non Formale. Nel corso degli scambi sono stati utilizzati espedienti come il dibattito, il lavoro creativo in coppia ed in gruppo ed esercizi teatrali. L’approccio a questa formazione implica la partecipazione attiva e la possibilità di imparare gli uni dagli altri, perché ognuno può contribuire con le proprie capacità e la propria individualità.
È stata l’occasione per approfondire il tema della pace e del conflitto attraverso la condivisione di esperienze personali, di culture e stili di vita differenti.
L’esperienza è stata molto sfaccettata: stimolante, intima, soddisfacente, ma sempre divertente. Questo approccio e i molteplici modi messi in campo dai capi gruppo hanno permesso lo scambio tra i tantissimi punti di vista diversi su un argomento così ampio. I partecipanti hanno avuto il coraggio di mettere in discussione i propri valori, idee e pensieri, forse scoprendo parti che potrebbero non piacere a tutti e tutte, ma la collaborazione e la condivisione facilitata dai trainer e dalle attività proposte, hanno permesso uno scambio realmente sano e costruttivo, e non distruttivo.
Grazie alle persone, alla casa accogliente, al cibo buono, alle attività di gruppo è stata un’esperienza piena di amore e compassione creata dal potere dell’ascolto attivo e del compromesso.
Così si mettono le basi per un lungo cammino verso la pace con noi stessi e gli altri.
Come ha descritto bene una partecipante Ungherese:
“The facilitators made a whole group of friends, we became a big family, and because of this, we could share our fears, our dreams.”
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