Nell’ultimo anno e mezzo il desiderio che forse ci ha accomunato più di tutti è quello di tornare alla normalità, di ritornare alla libertà di viaggiare per posti nuovi, conoscere persone e fare esperienze. Quel desiderio ora si sta pian piano trasformando in realtà per tuttə noi e c’è chi come Roberta l’ha già ritrovata nel volontariato!
Roberta è partita con noi ad inizio anno per la Francia per un progetto di volontariato a lungo termine, grazie al programma Individual ESC – Corpo Europeo di Soldiarietà. Nel suo breve racconto della sua esperienza ritroviamo le parole ed un vissuto carico di ricordi, che tante volte abbiamo sentito raccontare dai nostri volontari e dalle nostre volontarie, ma che non finisce mai di emozionarci!
Consapevoli che in poche righe sia difficile restituire un’esperienza lunga mesi, fatta di condivisione del tempo, dello spazio, di conoscenze, esperienze, culture e tanta umanità, siamo felici di poter condividere il racconto personale di Roberta. Attraverso le parole di volontari e delle volontarie di Lunaria vogliamo far conoscere questi tipi di progetti giovanili, affinchè sempre più ragazzi e ragazze possano vivere la stessa esperienza e ritornare a casa con un bagaglio molto più grande di quello con il quale erano partiti!
“La mia esperienza di volontariato in Francia è stata una delle migliori esperienze della mia vita fino ad ora per me!
Non avevo aspettative quando sono partita, solo un gran bisogno di fare qualcosa per me stessa, vista la situazione Covid, che mi facesse sentire un po’ nella normalità. Prima di partire mi era stato assicurato che la scuola dove avrei svolto la mia missione era assolutamente tranquilla da questo punta di vista: mi sono infatti ritrovata in una cittadina di neanche 800 abitanti!
I mesi che ho passato all’estero mi hanno fatto capire tante cose:
prima di tutto che nonostante le diverse lingue che parliamo, le differenze culturali e quelle nelle quali siamo cresciuti, possiamo tuttavia capirci e avere tantissime cose in comune.
Ho conosciuto tante persone con le quali ho stretto un profondo rapporto di amicizia, tant’è che una volta terminato il progetto sono venute loro stesse a trovarmi in Italia, a casa mia.
Non mi sono mai sentita sola, anzi spesso avevo magari il bisogno di isolarmi, per avere un po’ di tempo per me.
È stata anche un’occasione per conoscere nuove culture, ma anche per condividere la mia e scoprire come la mia cultura e nazione è vista al di fuori dell’Italia.
I ricordi più vividi sono in realtà quelli più semplici: preparare i pasti e le attività da svolgere tutti assieme, ascoltare musica e ballare, andare in bicicletta e vedere l’oceano.
Credo che sia un’esperienza che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita, perché senza dubbio aiuta ad ampliare i nostri orizzonti ed essere più sensibili ed empatici.
Ci vorrebbero righe e righe per poter descrivere davvero tutti i mesi e le sensazioni che ho provato, ecco quindi alcune foto che possono parlare per me! “