Trattativa avanzata tra Fincantieri e Marina Militare per 2 sommergibili U-212 per la cifra di 1,3 miliardi di euro. Davvero c’è chi pensa che siano prioritari difesa e affari armati e non la vera sicurezza (sanitaria, di welfare) dei cittadini? Un’altra difesa è possibile!
Mentre in questi anni le spese militari sono aumentate dall’1,2% all’1,4% del PIL, quelle per la sanità pubblica sono scese dal 7,1% al 6,5% del PIL. Stiamo acquistando 90 cacciabombardieri F35, producendo 2 sommergibili e spendendo 5miliardi per centinaia di carri armati, mentre abbiamo tagliato in questi anni 70mila posti letto nei reparti ospedalieri e chiuso centinaia di piccoli ospedali e presidi sanitari.
I carri armati, gli F35 e i sommergibili non ci difendono certo dal virus e oggi bisogna cambiare le priorità: al primo posto la salute dei cittadini e il resto viene dopo.
Come dicono Sbilanciamoci!, Rete Disarmo e Rete della Pace è ora di ridurre le spese militari, tagliare le spese folli per i sistemi d’arma – spesso esportati in paesi come l’Arabia Saudita e il Taijkistan – che violano i diritti umani e di investire nella salute dei cittadini: servono risorse per assumere infermieri e medici, potenziare i reparti di terapia intensiva, rafforzare la prevenzione e superare le diseguaglianze sanitarie tra Nord e Sud del paese.