La propaganda di natura populista spesso utilizza una retorica che incita al razzismo e alla xenofobia: è possibile riconoscerne le diverse forme e promuovere approcci antirazzisti?

Il progetto
P.E.A.C.E. è un progetto pilota multi-azione, organizzato da Lunaria, e finanziato dal programma ERASMUS+ che consiste in un corso di formazione, una visita preparatoria e due scambi giovanili. Ha come obiettivo quello di accrescere la consapevolezza sulla diffusione di varie forme di populismo che oggi si espandono grazie alla retorica e alla propaganda nella nostra società, incitando al razzismo e alla xenofobia, e di conseguenza si propone l’obiettivo di promuovere approcci antirazzisti in Europa.
Per avere maggiori informazioni, scarica la Project Description.

Training course
La prima azione del progetto si è tenuta presso la Casa Laboratorio Il Cerquosino di Morrano, Orvieto (TR), che si trova nel parco naturale UNESCO del Monte Peglia. Dal 12 al 18 Novembre 2019, più di 25 partecipanti provenienti da Italia, Romania, Estonia, Francia, Grecia, Finlandia, Turchia e Bulgaria, hanno vissuto e lavorato insieme per una settimana, dando ognuno di loro un preziosissimo contributo al progetto.
Durante il corso di formazione, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di sperimentare metodologie di educazione non formale applicata a vari temi e strumenti inerenti il populismo, quali i media, il potere, il sentimento di appartenenza e gli stereotipi e pregiudizi.
Il training si è snodato attraverso molteplici sessioni composte da diverse attività. Fra queste, i partecipanti hanno potuto fare un’attività che si chiama “Blind Snake”. Quest’attività ha avuto luogo fuori, in un grande spazio verde, in cui è stato costruito un percorso ad ostacoli.

I partecipanti, che erano bendati e non potevano parlare, hanno dovuto trovare differenti mezzi di comunicazione per avanzare insieme nel percorso. In questo modo, l’attività ha permesso di riflettere sulle nozioni di leadership, di cooperazione all’interno del gruppo e sui differenti modi di comunicazione. Inoltre, questo esercizio ha facilitato gli scambi tra persone che provengono da diversi paesi e la costruzione di un gruppo unito e armonico.
I partecipanti hanno potuto accrescere la propria consapevolezza riguardo le questioni ambientali e l’interazione tra i processi collettivi e l’ambiente circostante, vivendo in un’ atmosfera armoniosa e confortevole nella casale ecologico gestito dall’Associazione Artemide.
A seguito del training course verrà prodotto un Toolkit, contenente tutte le attività proposte dai partecipanti e dai facilitatori, insieme ai relativi feedback da parte del gruppo, che verrà pubblicato a fine progetto nella sezione TOOLKIT del sito Lunaria.
Guarda l’album fotografico del training sulla nostra pagina Facebook.
APV – la visita preparatoria

Dal 14 al 15 Febbraio 2020, invece, presso la Tenuta Sant’Antonio di Poggio Mirteto, si è tenuta la visita preparatoria agli scambi giovanili, previsti dal progetto per l’anno 2020. Durante questo week end, i futuri group leaders si sono riuniti al fine di organizzare le diverse attività da svolgere durante gli scambi previsti. L’obiettivo è stato quello di adattare ogni azione alle necessità dei partecipanti provenienti dai rispettivi gruppi e associazioni. Inoltre, è stato effettuato un controllo logistico nella struttura per analizzare i bisogni materiali dei futuri partecipanti e le possibilità del posto.
La condivisione di riflessioni, aspettative e paure verso l’esperienza ha permesso di creare un gruppo di lavoro unito e pronto ad affrontare l’esperienza con la massima positività!

Youth Exchanges
La seconda fase del progetto prevedeva lo svolgimento di due scambi giovanili, il cui obiettivo era quello di sensibilizzare i giovani sul razzismo e la xenofobia diffusi nei loro paesi di provenienza e a livello europeo, consentendo loro di comprendere e poi riconoscere le diverse forme di populismo, potenziando le loro capacità di “leggere” il contesto in cui vivono, e di individuare alcuni degli strumenti utilizzati per promuovere approcci populisti. I group leaders partecipanti alla APV avrebbero potuto così applicare durante gli scambi giovanili i programmi che avevano preparato, per consentire ai partecipanti di tornare alle proprie associazioni di origine con nuovi strumenti e energie per affrontare la tematica
Tuttavia ad un anno dallo scoppio della pandemia Lunaria si è trovata a fare i conti col futuro delle proprie mobilità, che normalmente prevedono l’incontro in presenza dei giovani, provenienti da ogni parte d’Europa, in una struttura ospitante sul territorio. Si è però deciso di non annullare gli scambi, prendendo questa difficile situazione come un’opportunità per sperimentare, senza perdere mai di vista il fine ultimo di queste esperienze: lo scambio tra giovani di diverse culture.
Nascono così i due scambi virtuali di P.E.A.C.E., con l’obiettivo di creare consapevolezza tra giovani da tutta l’Europa sull’hate speech, con un focus particolare sull’hate speech online, e sviluppando insieme buone pratiche per combattere questi fenomeni. I due scambi si sono svolti rispettivamente tra il 21 e il 30 Giugno e tra il 3 e il 12 Dicembre, coinvolgendo ragazzi e ragazze da Italia, Romania, Grecia, Turchia, Francia e Bulgaria.
Durante gli scambi i facilitatori hanno avuto modo di sperimentare attività già esistenti in una nuova forma, adattandole alle esigenze delle piattaforme online. Una sfida che è stata accolta a pieno, non senza difficoltà, ma che ha portato a risultati molto soddisfacenti, come nel caso dell’attività chiamata “Diamond” utile per far riflettere sui diversi criteri che utilizziamo per valutare una situazione di hate speech.
Adattare le attività non è stata l’unica sfida.
Mantenere l’attenzione di un gruppo online nel lungo periodo può essere difficile, il rischio di rendere il tutto troppo statico è sempre dietro l’angolo. È stato necessario trovare una formula che rendesse le giornate sempre dinamiche: insomma, non si può stare seduti sul computer per tutto il tempo! Ecco quindi che vengono in soccorso energizers fantasiosi (avete mai provato a galoppare su un cavallo immaginario?) per ravvivare gli animi, o una giornata dedicata interamente a una speciale caccia al tesoro, o ancora, la giornata interculturale, che ha dato la possibilità ai partecipanti di condividere qualcosa col resto del gruppo, portando spesso a risultati sorprendenti (come nel caso del secondo scambio con la ricetta per la piadina).

Infine, entrambi gli scambi hanno portato alla produzione da parte dei partecipanti di video e infografiche per creare consapevolezza sul tema dell’hate speech.
L’esperienza si è conclusa nel migliore dei modi, con i partecipanti estremamente soddisfatti dell’esperienza appena fatta, e noi speriamo di poterli incontrare nuovamente in futuro per nuovi progetti.