Cittadinanza attiva, inclusione, sviluppo locale, scambio, interculturalità e solidarietà… Un sogno? Nel workcamp “Inclusive Camp” a Monterotondo, tutto questo è stato possibile!

Lunar 05, un campo di volontariato internazionale che si è realizzato grazie alla collaborazione con il Pungiglione, Cooperativa sociale che opera nel distretto tra Monterotondo e Fonte Nuova. Quest’anno, grazie anche all’aiuto dei volontari internazionali, hanno inaugurato il nuovo Spazio Giovani, o meglio Spazio G!G!.
I volontari internazionali sono stati ospitati nella sede a Monterotondo e hanno passato le loro giornate condividendo i loro momenti negli spazi dedicati ai laboratori per i giovani e a lavorare fianco a fianco con loro, per completare i lavori della nuova sede. Tra pulizia, pittura, montaggio e costruzione di mobili, non sono mancate giornate di svago e divertimento, come le cene con i piatti tipici italiani, preparati dai ragazzi del centro, e la giornata del Turismo sociale: volontari e ragazzi dello spazio G!G! tutti insieme a visitare il centro di Roma.
Come ci ha raccontato la nostra CampLeader Antida, è stato un incontro di amore e colori!

“Buongiorno!” “Ciao, com’è andata poi ieri?” “Ciao, oggi siete qui o allo spazio G!G!?”
E’ un miscuglio di voci, facce e sorrisi di tutti quelli che arrivano al centro e fanno il loro ingresso nello spazio aperto, la sala più grande della struttura, dove la cooperativa “Il Pungiglione” organizza attività e laboratori per ragazzi con disabilità. Ogni utente del centro ha un proprio programma pedagogico secondo le esigenze, che si articola nelle diverse attività proposte: noi abbiamo partecipato al laboratorio di riuso e per un pomeriggio a quello di ceramica, al termine del quale i ragazzi ci hanno regalato delle calamite realizzate da loro.
Per poco più di 10 giorni, dal 9 al 20 giugno, questi coloratissimi locali sono stati anche la “casa” di un gruppo di volontari provenienti da diversi Paesi del mondo e arrivati lì per un WorkCamp organizzato da Lunaria: Ronan dalla Cina, Andrea dal Messico, Marina dalla Russia, Aygul e Ehtiram dall’Azerbaijan hanno aiutato i ragazzi del centro a costruire degli attaccapanni e a rinnovare dei locali (lo spazio G!G!, appunto) in tempo per l’inaugurazione del 19 giugno.
Le giornate erano scandite dalle cose da fare, dalle inevitabili battute, dai tentativi, piuttosto esilaranti, da parte degli utenti del centro di insegnare qualche parola di italiano ai volontari.
L’atmosfera che siamo riusciti a creare dal primo momento ha sicuramente ricoperto un ruolo di primaria importanza: vedere come tutti, anche chi non parlava per nulla inglese, riuscissero a relazionarsi con i volontari è stato emozionante, stupefacente, decisamente inaspettato. E, dall’altra parte, l’apertura dei volontari ha permesso loro di accogliere – e, perché no, comprendere – alcuni tra i tratti migliori della cultura italiana, come il sorriso sempre pronto, l’ospitalità, le tradizioni culinarie… e di accettare con una risata e una scrollata di spalle la disorganizzazione, il caldo torrido, i mezzi pubblici (che meriterebbero una menzione a sé), il tono di voce sempre piú alto del normale.
Un incontro di cuori e culture da cui, prima dell’inizio del campo, non sapevo cosa aspettarmi, e che mi ha lasciata piena di energia e di bei ricordi, con la voglia di continuare a far sì che il volontariato sia parte integrante della mia vita e con la speranza, un giorno, di poter fare la differenza.

