Grazie ad un progetto del Programma Erasmus+ finanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, da quest’anno per chi partecipa ai campi di volontariato internazionale è possibile ottenere un certificato che riconosce le competenze sviluppate durante il workcamp. Domenica 11 Ottobre, ospiti nella bellissima sala formazione di CSVNet, abbiamo trascorso l’intera giornata con un bel gruppo di volontari che hanno partecipato ai workcamps la scorsa Estate.
Abbiamo sperimentato un nuovo modulo che ci ha permesso -confrontandoci, divertendoci e raccontandoci l’esperienza del campo- di leggere e rappresentare meglio le competenze che abbiamo attivato durante i campi di volontariato. Il modulo è il frutto di un anno di lavoro, durante il quale insieme ad altre 12 organizzazioni, due centri di ricerca sociale e due reti di volontariato abbiamo condotto ricerche e costruito un sistema di riconoscimento delle competenze sviluppate nei workcamps.
I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato alla giornata si sono messi in gioco alla grande, e hanno fatto da “cavie” per l’esperimento! In pratica abbiamo volato dall’alto per poi planare su quello che abbiamo sperimentato personalmente: dall’esperienza del volontariato all’estero vissuta come gruppo nelle sue diverse dimensioni (il lavoro, la vita di gruppo, la comunità locale) per poi avvicinarci sempre di più al contributo personale e alle competenze investite per “sopravvivere” ai campi di volontariato.
La sessione del “World Cafè of Competences” per quanto densa, ha permesso di avvicinarci al concetto di competenza, partendo dai fatti quotidiani e dalle dinamiche vissute nel workcamp per poi capire quali competenze siano importanti nei diversi aspetti dei campi di volontariato.
La parte più “delicata” è stata la sessione del “clockwork endorsement”, ovvero il momento durante il quale ciascuno assegnava e riconosceva ai propri colleghi le competenze effettivamente messe a lavoro e migliorate durante il workcamp.
Ad un primo momento di spaesamento – è una bella responsabilità ascoltare e “valutare” gli altri! -il gioco è diventato un piacere: vedere i sorrisi e la reciproca gratitudine ci ha restituito il senso di mesi di lavoro e di studio per arrivare a questo evento.
Ovviamente le sessioni più leggere sono servite per costruire un clima di fiducie e di benessere. Non è stato difficile: avere in comune l’esperienza dei campi all’estero è un punto di partenza molto solido per costruire nuove amicizie.
Abbiamo usato metodi interattivi e giocosi, integrandoli con una APP per smartphone. Grazie al Post Camp Event siamo pronti per raccontare quanta energia e quali nuove competenze abbiamo attivato.