“A qualcuno piace verde”: è online, il nuovo podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, realizzato in collaborazione con Radio Popolare e a cura di Massimo Alberti
“A qualcuno piace verde”: è questo il nome del nuovo podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, in collaborazione con Radio Popolare e curato da Massimo Alberti. Questo podcast vuole occuparsi delle sfide della transizione ecologica e della mobilità sostenibile nel nostro paese. Con questo podcast, liberamente ascoltabile online, l’Alleanza Clima Lavoro si dota di un ulteriore, importante strumento di divulgazione e sensibilizzazione pubblica per raccontare in modo agile e coinvolgente i temi al centro del suo impegno e delle sue iniziative.
Gli episodi:
Il primo episodio, intitolato “I ritardi dell’Italia nella transizione industriale e i rischi per il lavoro”, indaga con gli interventi di Maurizio Oreggia, Responsabile automotive della FIOM-CGIL, e Francesco Naso, Segretario generale di Motus-E, le conseguenze economiche, sociali e occupazionali del ritardo accumulato sul fronte dell’adozione di un chiaro indirizzo e di vere politiche industriali per favorire e accompagnare la transizione nel campo della mobilità, con una particolare attenzione alla situazione del nostro settore automotive rispetto all’imminente phase out dei motori endotermici dal 2035 e alla conseguente necessità di procedere senza ulteriori indugi all’elettrificazione del traporto pubblico e privato.
Nel secondo episodio, dal titolo “Una mobilità urbana sostenibile che non lasci indietro nessuno”, Anna Donati, Coordinatrice del gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club, e Stefano Malorgio, Segretario generale della FILT-CGIL, ci guidano alla scoperta di come stanno cambiando la mobilità e il modo di muoversi nelle nostre città, offrendo – tra luci e (troppe) ombre – uno spaccato sulla situazione del traporto pubblico locale, sull’utilizzo del mezzo privato e lo sviluppo delle nuove forme di sharing mobility e mobilità dolce.
La terza puntata ripercorre, proprio partendo dai bar torinesi, gli ultimi anni dell’industria automobilistica che è stata un simbolo dell’Italia nel mondo. Grazie ai contributi di Giorgio Airaudo, Segretario generale della CGIL Piemonte, e di Andrea Boraschi, Direttore dell’ufficio italiano di Transport&Enviroment, la puntata compie un viaggio alla scoperta delle molteplici cause della crisi occupazionale e industriale di Stellantis in Italia e, in particolare, nel capoluogo piemontese: oltre 60mila addetti nel 1971 e circa 11mila oggi, in una città e in una regione legate a doppio filo – tanto per la produzione quanto per l’indotto – alle sorti del gruppo Stellantis e sempre più preoccupate dalla possibilità di perdere il principale motore industriale del territorio.
Dove ascoltarlo
Puoi trovare i primi tre episodi del podcast sul canale youtube di Sbilanciamoci, su Spotify ,oppure ai link qui sotto!