Si è svolto a inizi novembre il primo incontro internazionale di Words are stones, progetto promosso da Lunaria e sostenuto dal programma Europa dei Cittadini. Un gruppo di attivisti di Lunaria, Antigone (GR), Sos racisme (S), Grenzelos (A), Adice (F) e Kisa (C) si sono confrontati per due giorni sulla preoccupante diffusione dell’hate speech contro migranti, richiedenti asilo e rifugiati in Europa e su un piano di iniziative per contrastarla.
Dalla crisi umanitaria del 2015, molti paesi europei hanno cambiato il loro atteggiamento nei confronti dei migranti e dei rifugiati: questi sono percepiti come nemici e sono diventati un capro espiatorio sul quale una parte dell’opinione pubblica riversa le proprie lamentele sociali ed economiche. Alcuni partiti nazionalisti e conservatori europei usano migranti, richiedenti asilo e rifugiati per ottenere consenso politico e ricorrere alla propaganda xenofoba, intollerante e razzista o usare vecchi pregiudizi e stereotipi. La paura generata dagli attacchi terroristici in diversi paesi europei ha aiutato queste forze politiche. Tutta questa tendenza ha favorito un processo di normalizzazione dei discorsi di incitamento all’odio e di odio che rappresenta un pericolo per l’intera società europea in un contesto generale di delegittimazione della democrazia e delle istituzioni.
Tra gli argomenti discriminatori più ricorrenti che attraversano il dibattito pubblico europeo secondo gli attivisti di Words are stones: la minaccia all’identità nazionale, alla cultura, alla religione, alle tradizioni e alla sicurezza; la stigmatizzazione delle comunità musulmane; l’insostenibilità economica delle migrazioni; la competizione tra cittadini e non cittadini nei servizi di welfare e nel mercato del lavoro. Il concetto comune alla base dei diversi temi discriminatori è la paura che affonda le sue radici nell’instabilità economica e sociale di diversi paesi europei e dell’Unione nel suo insieme e nelle politiche migratorie che hanno principalmente trattato le migrazioni come un’emergenza.
All’estrema destra, i movimenti neonazisti e neofascisti hanno moltiplicato le loro iniziative in Austria, in Grecia, in Italia e a Cipro e hanno allargato la loro base di sostenitori, in particolare tra i giovani. In Italia e in Austria ciò è stato reso possibile anche attraverso un uso sapiente e professionale degli strumenti Web e dei social network.
Questo è il motivo per cui i partners di Words are stones lavoreranno insieme per ideare nuovi strumenti di comunicazione e creare spazi pubblici di riflessione per mobilitare le persone per riorientare il dibattito pubblico nella direzione del rispetto dei diritti umani e del contrasto di ogni forma di discriminazione.
Nel corso del progetto saranno realizzati 6 report nazionali, un report internazionale, 6 eventi pubblici di discussione a livello nazionale, un meeting internazionale a Salonicco, un evento internazionale a Roma e una campagna di sensibilizzazione online.
Se sei interessato a saperne di più scrivi a: antirazzismo@lunaria.org