Dopo il voto di domenica in Grecia, con il G20 di lunedi e martedi in Messico e il vertice europeo del 28 giugno a Bruxelles si aprono dieci giorni decisivi per il futuro dell’Europa. L’incertezza che segue il voto di Atene aggrava la speculazione, i rischi di rottura dell’area euro e di collasso politico dell’Europa. La politica europea non ha finora dato risposte a queste crisi.
Un’alternativa all’immobilismo dell’Europa, allo strapotere delle finanza e alle politiche di austerità verrà dal Forum internazionale “Un’altra strada per l’Europa” che si terrà il 28 giugno a Bruxelles, al Parlamento europeo (programma_bruxelles). L’iniziativa è promossa dall’appello “Un’altra strada per l’Europa” (www.anotherroadforeurope.org)
L’Appello
Promosso da un gruppo che comprende Rossana Rossanda e Susan George, Zygmunt Bauman e Samir Amin, Seyla Benhabib e Monica Frassoni, Paul Ginsborg e Mary Kaldor, Maurizio Landini e Giulio Marcon, Chantal Mouffe e Saskia Sassen, l’Appello – sottoscritto da oltre cento protagonisti dei movimenti, della politica e della cultura europea – denuncia che “L’Europa è in crisi perché è stata sequestrata dal neoliberismo e dalla finanza” e propone sei obiettivi da cui partire: ridimensionare la finanza, rilanciare l’economia, difendere il lavoro e ridurre le disuguaglianze, proteggere l’ambiente, assicurare la pace, praticare la democrazia. Il testo completo è allegato al Comunicato stampa.
Il Forum
Un intenso dialogo tra le reti europee di movimenti ed esperti, sindacati e associazioni ha portato all’appuntamento del Forum internazionale “Un’altra strada per l’Europa”, il 28 giugno al Parlamento europeo a Bruxelles. L’obiettivo è mettere a confronto queste proposte di alternative con la politica espressa dai parlamentari democratici, verdi e della sinistra di tutta Europa. Tre le sessioni: 1. Controllare la finanza: euro, debito e politiche fiscali. 2. Evitare una grande depressione: lavoro, new deal verde, beni comuni. 3. Un’Europa democratica. Ciascuna sessione sarà aperta da una sintesi delle proposte avanzate da movimenti e società civile, cinquanta interventi daranno concretezza alle alternative possibili e trenta politici e parlamentari europei dialogheranno su come far cambiare rotta all’Europa.
Tra i relatori italiani ci saranno la fondatrice del Manifesto Rossana Rossanda, l’economista Mario Pianta, il segretario della Fiom-Cgil Maurizio Landini, il coordinatore di Sbilanciamoci! Giulio Marcon, Massimo Torelli di Rete@sinistra, Antonio Tricarico di Re:Common, Andrea Baranes della Fondazione Etica, Lorenzo Marsili di European Alternatives, Raffaella Bolini dell’Arci e molti altri. Tra i politici, la verde Monica Frassoni, il responsabile economia del Pd Stefano Fassina, gli eurodeputati Pd Gianni Pittella e Leonardo Dominici.
Accanto a queste voci italiane ci saranno gli europei della rete di economisti Euromemorandum, i esponenti di Attac Germania, Francia e altri paesi, gli “economisti sgomenti” francesi, gli inglesi di Red Pepper e OpenDemocracy, movimenti greci e spagnoli, diversi sindacati europei. Il Forum del 28 giugno si tiene nel giorno di apertura del Consiglio europeo in cui si prenderanno decisioni chiave. Quasi un controvertice, l’incontro di Bruxelles presenterà le priorità per cambiare rotta rispetto alle politiche dei governi europei. Alle 13 si terrà una conferenza stampa a Bruxelles.
Il dibattito e le proposte
Materiali e proposte su questi temi sono stati raccolti da Sbilanciamoci! e Il manifesto nei due volumi su “La rotta d’Europa” (e-book scaricabili gratis) http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/La-rotta-d-Europa-13139
Il dibattito europeo è stato animato da OpenDemocracy http://www.opendemocracy.net/freeform-tags/can-europe-make-it
Contributi importanti si trovano sui siti
Il sito in cinque lingue è www.anotherroadforeurope.org.
Per informazioni: anotherroadforeurope@gmail.com
Sbilanciamoci! tel. 06 8841880