Le nuove tecnologie possono essere usate per creare nuove opportunità di autonomia e di sviluppo sostenibile nel Sud del mondo? E’ possibile combattere il digital divide e diffondere nel Sud come nel Nord del pianeta una cultura dell’accesso ai saperi per tutti che sia rispettosa dell’ambiente?
Le nuove tecnologie possono essere usate per creare nuove opportunità di autonomia e di sviluppo sostenibile nel Sud del mondo? E’ possibile combattere il digital divide e diffondere nel Sud come nel Nord del pianeta una cultura dell’accesso ai saperi per tutti che sia rispettosa dell’ambiente? Lunaria, Binario Etico e l’Associazione Donne Capoverdiane in Italia sono impegnate dal settembre 2009 in un progetto finanziato dal programma delle Nazioni Unite e della Commissione Europea “Migration 4 Development”. Scopo del progetto Multimedia Center a Capoverde è quello di favorire l’accesso dei giovani capoverdiani al web e alle tecnologie informatiche per creare nuove opportunità di imprenditorialità giovanile e di sviluppo locale. Un centro multimediale giovanile, un internet point gratuito, un sito web e una radio streaming saranno creati e gestiti da un gruppo di giovani locali con il supporto dei promotori del progetto e di un gruppo di giovani capoverdiani residenti a Roma. Due scambi culturali e due corsi di formazione consentiranno uno scambio di esperienze tra la società civile italiana e quella capoverdiana. Lunaria, Binario Etico e l’Associazione Donne Capoverdiane in Italia sono impegnate dal settembre 2009 in un progetto finanziato dal programma delle Nazioni Unite e della Commissione Europea “Migration 4 Development”. Scopo del progetto Multimedia Center a Capoverde è quello di favorire l’accesso dei giovani capoverdiani al web e alle tecnologie informatiche per creare nuove opportunità di imprenditorialità giovanile e di sviluppo locale. Un centro multimediale giovanile, un internet point gratuito, un sito web e una radio streaming saranno creati e gestiti da un gruppo di giovani locali con il supporto dei promotori del progetto e di un gruppo di giovani capoverdiani residenti a Roma. Due scambi culturali e due corsi di formazione consentiranno uno scambio di esperienze tra la società civile italiana e quella capoverdiana.