Aleksandra, Blanca, Eric, Igor, James, Karl, Milena, Natalia, Nina, Rebeca, Taisei, Tommaso, Zora e Andrea:sono i nomi dei 14 volontari provenienti da Giappone, Russia, Danimarca, Francia, Spagna, Serbia Germania e Italia.
Il workcamp, organizzato da Lunaria insieme al Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, ha visto i volontari impegnati per due settimane nei lavori di pulizia dei sentieri del parco Zoc del Peric, tra i comuni di Alzate Brianza e Inverigo.
Tra gli altri lavori previsti, i ragazzi hanno fatto tornare al suo antico splendore un lavatoio, hanno istallato le bacheche didattico-illustrative lungo i sentieri escursionistici e posizionato nidi artificiali per accogliere gli uccelli del parco.
Andrea, volontario da anni e coordinatore designato da Lunaria per guidare questo gruppo internazionale, ci ha raccontato l’esperienza!
“Tutto iniziò nel 2012, quando decisi di dedicare del tempo al perfezionamento e alla pratica della lingua inglese. Così mi buttai a capofitto in 2 mesi pieni di campi di volontariato tra Inghilterra e Galles.
Il volontariato non era la mia prima scelta, ma avendolo già fatto in passato, soltanto in Italia, pensai che poteva essere interessante.
Da quel momento è diventata un’esperienza oramai assodata: il mio concetto di vacanza, per tanti anni e per tante volte, è stato collegato al concetto di lavoro/esperienza/gruppo/volontariato.
E più il gruppo è eterogeneo, più è affascinante!
Già, perchè mai come ora (dopo molte di queste esperienze) sono convinto che si impari più dalle differenze che dalle somiglianze. Così, quasi a coronamento dei miei 5 campi in giro per l’Europa, da due anni mi sono anche cimentato nel coordinamento dei workcamps.
Nuova sfida, quindi, e nuove persone: se ne incontrano di tutti i colori, lingue, paesi, religioni, abitudini, aspettative… ma tutti con la voglia di fare esperienza e mettersi in gioco, e oggi, di giovani con questa voglia, ce ne vorrebbero tanti!
Questo lo dico da volontario, da cittadino, da coordinatore e anche da docente. Infatti, docente, lo sono nella vita e spesso mi trovo a fare lezione a classi di adolescenti che non vedono oltre il confine della loro scuola, aula, casa.
Tra le cose veramente importanti che ho rafforzato e consolidato, in primis metto l’apertura mentale, non solo nel pensare ai confini culturali e religiosi, ma anche, e soprattutto, nei confronti delle piccole cose quotidiane. Sì, perchè tutti i piccoli gesti portano a grandi cose e se veramente crediamo in un mondo di pace non dobbiamo di certo partire dall’alto, ma dal basso: da noi stessi.
Non mi sento una persona influente, ma nel mio piccolo penso di aver contribuito ad un mondo migliore, ad aver dato la mia piccola parte. Quella piccola tessera del mosaico che, insieme alle altre, disegna il NOSTRO mondo.
Grazie a Lunaria per le possibilità e a tutti i volontari che hanno condiviso e vissuto con me queste esperienze. E a quelli che le vivranno…”