La testimonianza di Pauline ci porta al cuore dello scambio giovanile “Let’s Play”, svoltosi per tre settimane a La Borie Nueve, in Francia, con la partecipazione di giovani da Italia, Francia e Turchia. Il progetto aveva come obiettivo la creazione di un escape game multiculturale, costruito attraverso attività creative, manuali e momenti di confronto interculturale. Nel suo racconto, Pauline ripercorre sfide, sorrisi e legami nati durante questa esperienza, offrendo uno sguardo autentico su ciò che rende speciale un incontro internazionale.
La testimonianza di Pauline

“Un progetto interculturale di 21 giorni a La Borie Nueve, in Francia. Un progetto in cui, persone provenienti da 3 nazioni diverse , Francia, Italia e Turchia, hanno imparato a convivere nonostante le differenze linguistiche e culturali.
Un progetto di cui, la sfida era di creare un escape game.
Un escape game basato sulla multiculturalità e come farlo, se non condividere delle informazioni non conosciute, del nostro paese? Un escape game che consisteva in un viaggio ambientato nel 1800, dove bisognava affrontare sfide e quiz di ogni stato e combattere i pirati.
Un’escape game che ha unito il gruppo tramite l’arte del creare indumenti con delle stoffe usate, animali con l’argilla, una barca fatta con pezzi di legno, di bamboo trovati nel campo e un libro delle culture, creato da dei pezzi di carta, caffè e fuoco. L’escape game ha unito anche la nostra necessità di conoscere e scoprire. Nonostante le barriere linguistiche, siamo riusciti a lavorare insieme, a comunicare a unire le nostre differenze, forze e debolezze.
Nonostante i momenti difficili, c’è sempre qualcuno che ti dava supporto, che ti strappava un sorriso anche quando eri senza energie, anche quando sembrava andare tutto male, anche quando sembrava che non ci fossero altre soluzioni, guardavi quella persona e ti sorrideva piena di energia, speranza e ammirazione.
Ho capito che avessimo fatto un bel lavoro quando, dopo il momento delle pulizie, il gruppo si è ritrovato insieme a chiacchierare e a mangiare degli snack tutti insieme. È stato bellissimo vedere tutti i partecipanti felici, a scherzare insieme.
Questo progetto mi ha anche fatto capire tutto l’impegno che ci ho messo, è stato ripagato da un sorriso, un abbraccio o una risata. E che, nonostante a volte, si perderanno i rapporti, i momenti belli rimarranno nei nostri ricordi”
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