Lunaria

volontariato internazionale, antirazzismo, pace, diritti

Lunaria on FacebookLunaria on TwitterInstagram Lunaria
Menu
  • Home
  • Chi Siamo
    ►
    • Chi Siamo
    • Le Persone
    • Lo Statuto di Lunaria
    • Bilanci di esercizio
    • Bilancio Sociale
    • Rassegna Stampa
    • Trasparenza – Legge 124/2017
  • Sostienici
  • Le pubblicazioni
  • Iscriviti alla newsletter
  • Contatti e Orari
  • Who we are – ENG
    ►
    • Who we are
    • European Network – Erasmus+
  • Volontariato
    ►
    • Volontariato internazionale
    • Versare il contributo workcamps
    • Testimonianze
  • Scambi e Training
  • Migrazioni e Antirazzismo
  • Sbilanciamoci
Lunaria on FacebookLunaria on TwitterInstagram Lunaria
MENUMENU
  • VOLONTARIATO NEL MONDO
    • Workcamps
      • Parti per un campo
      • Versare il contributo di iscrizione
      • Le testimonianze
      • Workcamps – 100 anni di storie
    • ESC
    • Medio&Lungo Periodo
    • Collaborazioni
  • SCAMBI E TRAINING
    • Scambi e Training
    • EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
    • I Toolkit di Lunaria
  • MIGRAZIONI E ANTIRAZZISMO
    • Ricerca e informazione
    • Campagne e Diritti
    • Sportello contro il razzismo
    • Cronache di Ordinario Razzismo
    • News
  • SBILANCIAMOCI
    • La campagna
    • Il magazine
    • News

Tagli all’Unar: una decisione “necessaria”?

12/07/2012

Che la cosiddetta spending review preveda tra le altre cose il taglio del 10% del personale pubblico è noto ormai a tutti. Dietro quell’anonimo diecipercento ci sono delle persone con il proprio percorso e le proprie competenze professionali. E se la logica che verrà seguita per procedere ai tagli sarà la stessa che è stata comunicata ieri dalla ministra Fornero in occasione di un incontro organizzato dall’Unar, non ci siamo.

Che la cosiddetta spending review preveda tra le altre cose il taglio del 10% del personale pubblico è noto ormai a tutti. Dietro quell’anonimo diecipercento ci sono delle persone con il proprio percorso e le proprie competenze professionali. E se la logica che verrà seguita per procedere ai tagli sarà la stessa che è stata comunicata ieri dalla ministra Fornero in occasione di un incontro organizzato dall’Unar, non ci siamo.

La sede era quella della presentazione della prima indagine ISTAT sulle opinioni degli italiani in merito alla presenza dei migranti “I migranti visti dagli italiani”, commissionata dal Dipartimento delle pari opportunità su iniziativa dell’Unar. Ma l’oggetto che doveva essere al centro dell’incontro è passato in secondo piano di fronte alla notizia del mancato rinnovo del contratto al Direttore dell’Unar e del decurtamento del personale dell’ufficio: 9 delle 13 persone dello staff dell’ufficio, non dipendenti della Presidenza del Consiglio, dovranno fare ritorno alle amministrazioni di partenza entro ottobre 2012. Se il Governo non cambia idea, l’ufficio dovrà continuare a lavorare con 4 persone. Come dire, bloccare il suo funzionamento: ciò che non è riuscito a fare la Lega Nord (che chiese con un’interrogazione parlamentare la chiusura dell’Unar considerato troppo scomodo) riesce a farlo la tecnica Fornero.

Secondo la ministra, che è stata costretta a “giustificare” questa scelta di fronte a un pubblico giunto qui per discutere di tutt’altro ma che ha esplicitato immediatamente il suo dissenso rispetto alla scelta adottata, si tratta di una decisione “necessaria” per “ragioni macro-economiche”.

Ora. Noi non abbiamo mai risparmiato critiche all’Unar a partire dalla contestazione della sua collocazione presso la Presidenza del Consiglio che riteniamo non assicuri a sufficienza la sua autonomia dall’esecutivo; né abbiamo mai ricevuto contributi dall’Unar. Possiamo quindi permetterci di esplicitare liberamente e pubblicamente il nostro dissenso.

L’Unar istituito nel 2004 ha faticato molto a decollare ed ad assolvere i compiti che ad esso attribuisce la legge. Per molti anni ha fatto poco o niente. Ma è indubbio che negli ultimi due anni e mezzo l’attività svolta dall’ufficio si sia sviluppata in modo significativo dando alla tutela contro le discriminazioni, anche istituzionali, un notevole slancio.

Che il taglio del personale vada a colpire in modo così draconiano l’unico Ufficio nazionale preposto a combattere le discriminazioni razziste ci sembra “esemplare”: il maggiore impegno nella lotta alla xenofobia e al razzismo invocato subito dopo la strage di Firenze da illustri esponenti del Governo sembra, per l’appunto, destinato a restare un auspicio retorico.

I tagli “non lineari” verranno eseguiti in questo modo in tutte le amministrazioni pubbliche, a prescindere dalla valutazione del lavoro svolto, dalla domanda di servizi, dalle competenze dei singoli lavoratori, dagli impegni internazionali già contratti? Ad esempio, quelli già in essere implicherebbero non un minore ma un maggiore impegno nella lotta alle discriminazioni e al razzismo.

Si tratta davvero di tagli indispensabili? Noi pensiamo di no. Anche quando le risorse a disposizione sono limitate, anche quando occorre ridurre i costi pubblici, è sempre possibile scegliere. Si può scegliere di tagliare il personale dell’Unar o, ad esempio, bloccare l’acquisto degli F35, o, ancora, chiudere i Centri di identificazione e Espulsione.

E’ possibile scegliere.

Dunque se le decisioni annunciate verranno confermate, il Governo tecnico dovrà assumersi la responsabilità di aver scelto di cancellare con un colpo di spugna quel poco di buono che è stato fatto a livello istituzionale nazionale nella lotta alle discriminazioni e al razzismo in Italia.

La sede era quella della presentazione della prima indagine ISTAT sulle opinioni degli italiani in merito alla presenza dei migranti “I migranti visti dagli italiani”, commissionata dal Dipartimento delle pari opportunità su iniziativa dell’Unar. Ma l’oggetto che doveva essere al centro dell’incontro è passato in secondo piano di fronte alla notizia del mancato rinnovo del contratto al Direttore dell’Unar e del decurtamento del personale dell’ufficio: 9 delle 13 persone dello staff dell’ufficio, non dipendenti della Presidenza del Consiglio, dovranno fare ritorno alle amministrazioni di partenza entro ottobre 2012. Se il Governo non cambia idea, l’ufficio dovrà continuare a lavorare con 4 persone. Come dire, bloccare il suo funzionamento: ciò che non è riuscito a fare la Lega Nord (che chiese con un’interrogazione parlamentare la chiusura dell’Unar considerato troppo scomodo) riesce a farlo la tecnica Fornero.

Secondo la ministra, che è stata costretta a “giustificare” questa scelta di fronte a un pubblico giunto qui per discutere di tutt’altro ma che ha esplicitato immediatamente il suo dissenso rispetto alla scelta adottata, si tratta di una decisione “necessaria” per “ragioni macro-economiche”.

Ora. Noi non abbiamo mai risparmiato critiche all’Unar a partire dalla contestazione della sua collocazione presso la Presidenza del Consiglio che riteniamo non assicuri a sufficienza la sua autonomia dall’esecutivo; né abbiamo mai ricevuto contributi dall’Unar. Possiamo quindi permetterci di esplicitare liberamente e pubblicamente il nostro dissenso.

L’Unar istituito nel 2004 ha faticato molto a decollare ed ad assolvere i compiti che ad esso attribuisce la legge. Per molti anni ha fatto poco o niente. Ma è indubbio che negli ultimi due anni e mezzo l’attività svolta dall’ufficio si sia sviluppata in modo significativo dando alla tutela contro le discriminazioni, anche istituzionali, un notevole slancio.

Che il taglio del personale vada a colpire in modo così draconiano l’unico Ufficio nazionale preposto a combattere le discriminazioni razziste ci sembra “esemplare”: il maggiore impegno nella lotta alla xenofobia e al razzismo invocato subito dopo la strage di Firenze da illustri esponenti del Governo sembra, per l’appunto, destinato a restare un auspicio retorico.

I tagli “non lineari” verranno eseguiti in questo modo in tutte le amministrazioni pubbliche, a prescindere dalla valutazione del lavoro svolto, dalla domanda di servizi, dalle competenze dei singoli lavoratori, dagli impegni internazionali già contratti? Ad esempio, quelli già in essere implicherebbero non un minore ma un maggiore impegno nella lotta alle discriminazioni e al razzismo.

Si tratta davvero di tagli indispensabili? Noi pensiamo di no. Anche quando le risorse a disposizione sono limitate, anche quando occorre ridurre i costi pubblici, è sempre possibile scegliere. Si può scegliere di tagliare il personale dell’Unar o, ad esempio, bloccare l’acquisto degli F35, o, ancora, chiudere i Centri di identificazione e Espulsione.

E’ possibile scegliere.

Dunque se le decisioni annunciate verranno confermate, il Governo tecnico dovrà assumersi la responsabilità di aver scelto di cancellare con un colpo di spugna quel poco di buono che è stato fatto a livello istituzionale nazionale nella lotta alle discriminazioni e al razzismo in Italia.

12/07/2012

Lunaria - Associazione di Promozione Sociale
Via Buonarroti 39, 00185 - ROMA

+39 06 8841880
+39 06 84242487
Fax +39 06 88 41 859

CF 96192500583
P.Iva 06139821000

Lunaria ha ottenuto nel 2021 i label di organizzazione accreditata nell'ambito dei programmi Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà. E' stata premiata come Best Practice europea nel 2015 e nel 2017 per i progetti di Capacity Building con paesi partner. Né la Commissione Europea né le le sue Agenzie sono responsabili del contenuto del sito dell'associazione.

Privacy Policy - Cookie Policy - Powered by botiq.it

Gestisci Consenso Cookie
Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}