Con la guerra non può esserci pace. Accogliere è giusto e si può fare. Il ritorno della guerra in Europa, l’accoglienza e la solidarietà straordinarie offerte ai cittadini ucraini in fuga ci ricordano innanzitutto questo. Ma c’è dell’altro: con la guerra proliferano anche la xenofobia e il razzismo. Prendono ossigeno i peggiori nazionalismi. Nascono distinzioni che sfociano in nuove forme di discriminazione.



