Invece di chiudere porte e frontiere vorremmo un mondo dove si accoglie e si condivide. Media e politici attaccano le ONG che salvano vite in mare, prefetti e sindaci sgomberano ed umiliano persone con protezione umanitaria, l’Europa sposta le frontiere in Libia e condanna i migranti alla tortura e a condizioni degradanti e pericolosissime. Si fa a gara a chi è più intransigente. Ma non possiamo stare zitti.
Nei workcamps 2017 abbiamo organizzato iniziative solidali nella cornice della campagna #1table4all, coordinata da Alliance of European Voluntary Service Organizations. Pranzi e cene solidali, dove accanto ai volontari, ai promotori dei campi e ai cittadini si sono seduti giovani migranti, richiedenti asilo o transitanti. Un modo per conoscersi, raccontare e farsi raccontare, rompere gli stereotipi e contrastare odio, diffidenza e fake news.
I volontari, per preparare al meglio le diverse iniziative, hanno discusso e condiviso opinioni ed esperienze su diversi temi legati alle migrazioni e alle discriminazioni: le guerre, la sostenibilità ambientale, l’uguaglianza di genere, i diritti umani.